Il lavoro di danza è proposto attraverso l’apprendimento e l’elaborazione di quattro fondamentali principi di sviluppo e organizzazione del movimento:
Pendolo: movimento di integrazione attraverso la curva, omolaterale. È il modo di muoversi tipico degli animali che strisciano, il primo livello di evoluzione del movimento attorno alla colonna, il primo movimento attraverso il quale il neonato incomincia a sviluppare il proprio modo di muoversi.
Forbice: è l’integrazione attraverso la linea. È il movimento tipico dei quadrupedi, felini in particolare.
Onda: movimento sul piano saggitale, è il più complesso schema di movimento.
Spirale: movimenti curvilinei che si arrampicano o discendono attorno a un asse centrale, una delle più antiche forme organiche in cui la natura si organizza . Ricordiamo l’immagine di un fossile di chiocciola, o la struttura stessa del dna.
Questi principi pemettono di sentire il movimento che cresce da un elemento singolo e diventa via via più complesso, in un concetto di generazione e modulazione della forma, tipico dell’estetica e del sentire autenticamente orientale.
È evidente che nella ricerca in questa tecnica dell’unità, dell’integrazione di ogni singolo elemento del corpo, si cerca l’interezza psicofisica
Questo schema rende più chiaro l’apprendimento dei movimenti, e la ricerca di una danza che integra sempre i movimenti delle gambe e delle braccia… anche se alla fine danzando si passerà incessantemente da un principio all’altro ottenendo sempre un movimento fluido, elastico, generato dal centr, l’asse corporeo. È forte nella nostra ricerca l’dea di allineamento attivo (non statico), di coscienza del proprio baricentro e del proprio asse.